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Pagina:Guicciardini, Francesco – Dialogo e discorsi del reggimento di Firenze, 1932 – BEIC 1843020.djvu/247

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del modo di ordinare il governo popolare 241


cessario che vi intervenghino tutti li omini savi della cittá e tutti quelli che sono atti e sufficienti al governo, acciò che le resoluzione importanti si faccino per mano di chi sappi ed intenda. In che si ha da vedere chi e che numero vi abbi ad intervenire, da chi ed in che modo abbino a essere creati e per che tempo, le autoritá e prerogative che hanno a avere, e come e per chi si abbi a consultare con loro.

Principalmente questo consiglio ha a consistere della signoria, sanza la quale non è ragionevole che si raguni consiglio alcuno, de’ collegi, e’ quali essendo creati sotto nome di avere a guardare la libertá bisogna si ritruovino a quelle cose che vi si trattassino ed è conveniente dare loro questo onore, e dove mancassi la loro sufficienzia e qualitá suplisce la consuetudine. Con questi ha a essere una deputazione di cittadini che sieno el meglio della cittá; e se bene e’ non sono molti quelli che si intendino tanto dello stato che meritino esservi, pure el numero vuole essere largo per conservazione della libertá, acciò che tanto pondo non si riduca tutto in mano di pochi; ed anche in uno vivere libero è conveniente, quando si possa sanza detrimento grande, dare parte a molti; e però mi parrebbe che e’ fussino, computata la signoria ed e’ collegi, uno numero di dugento vel circa. Cosí si vede nelle antiche republiche, in Roma, in Cartagine, in Atene e Lacedemone, in questo consiglio che loro proprio chiamavano senato, essere intervenuti molti; a Vinegia sono dugento o meglio quelli che e’ chiamono pregati, che è questo medesimo; ed è, come è detto, necessario e per conservazione della libertá, e perché in uno vivere libero, male potrebbono e’ pochi giustificare el tutto co’ molti. E se bene di necessitá interverranno in uno numero tanto molti insufficienti e non atti, si ha da tollerare per meno male, massime che e’ non è con tanto detrimento quanto e’ pare, perché trovandovisi li omini savi e di riputazione e’ quali disputeranno le occorrenzie colle ragione in mano, li altri che intendono meno si aderiranno con chi sa piu; e dove si volgessino unitamente sei o otto uomini di quelli di piú autoritá della cittá, non mancherebbe forse mai