Pagina:Guicciardini, Francesco – Dialogo e discorsi del reggimento di Firenze, 1932 – BEIC 1843020.djvu/25

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libro primo 19


libero, ancora che naturale di una cittá, per qualche cagione particulare non facessi buoni effetti, allora né e’ filosofi vostri né alcuno che fussi savio, lo proporrebbono a un altro vivere, anzi loderebbono piú ogni altro governo che portassi seco maggiori beni. E però ci bisogna ritornare a quel mio primo fondamento, che se io non mi inganno è si chiaro che mi pare superfluo el perderci drento piú tempo. Dunche ditemi, questa è la terza volta che io ve ne dimando, che governo sará questo vostro?

Capponi. La intenzione nostra fu cavare la cittá dalla potenzia di uno e riducerla in libertá, come si è fatto. Vero è che desideravamo non mettere el governo assolutamente nel popolo, ma in mano di cittadini principali e di più qualitá, in modo che fussi piú tosto uno stato di uomini da bene che tutto populare; né però ristrignerlo tanto in pochi che e’ non fussi governo libero, ma non allargare tanto la briglia che e’ venissi in mano della multitudine e non si facessi distinzione da uomo a uomo; ed a questo cammino andò la elezione de’ venti con l’ordine di fare lo squittino, e gli altri modi introdotti per el parlamento. È di poi saltato su questo frate, ed ha tanto gridato el governo populare ed uno consiglio grande alla viniziana, che per essere cosa da se stessa secondo el gusto de’ piú ed avere egli el credito che ha, ha fatto variare in modo gli ordini del nostro parlamento, che non ci è restato altro che la autoritá che abbiamo noi accopiatori, di fare per tutto questo anno la signoria, che anche dispiace tanto a questo universale, che Dio sa se ci bisognerá lasciarla prima. In effetto le cose vanno a molto piú larghezza che non fu el. primo disegno; nondimeno la cittá sará libera, che fu la principale nostra intenzione, e benché el governo sia tutto populare, sará pure necessario che gli uomini da bene e che vagliono, sieno ricognosciuti piú che gli altri; ed anche di mano in mano co’ modi buoni e con le occasioni si potrá andare limando le cose e riducerle vel circa a quelli effetti che noi avevamo disegnato, ché, come dice el nostro proverbio, le some si acconciano tra via.