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relazione di spagna 135

vennono a giornata, dove si trovorono personalmente e’ dua re; ed essendo vincitore el re don Fernando, fu terminata la guerra.

Acquistato cosí el governo del regno, si trovorono in grandissime difficultá, e tutta la Castiglia in molti disordini. Era stato el re don Enrico uomo di poca qualitá, ed oltre a avere distribuito tutto ’l suo mobile, aveva donato a’ signori quasi tutte le cittá del regno ed entrate, in modo che lui si trovava poverissimo ed impotentissimo, ed avuto e’ Grandi questo augumento, oltre a essere di natura intrattabili, aveano preso tanto ardire che né el re né e’ sua ministri erano quasi ubiditi. Le cose della giustizia erano trascorse, e tutta Castiglia piena di latrocini, né si poteva uscire di cittá o luogo grosso sanza pericolo grande di essere assassinato. Tutte le cittá e castella del regno erano in parte e divisione fra loro; ogni giorno in sulle arme, ed ogni giorno si faceva omicidii o sangue. Aggiugnevasi una altra infezione brutta e vituperosa, che tutto el regno era pieno di giudei ed eretici, e la maggiore parte de’ populi erano maculati di questa pravitá; e si trovava in loro tutti li ufici e arrendamenti principali del regno, e con tanta potenzia e numero, che si vedeva, non vi riparando, che in pochi anni Ispagna tutta arebbe lasciata la fede catolica.

Erano questi disordini nelle viscere del regno; di fuora si trovavano a’ confini la Granata, provincia notabile di Spagna, essere in mano de’ Mori, che dava a’ re infamia e debolezza; e nondimeno in tante piaghe vinsono questa felice coppia Fernando ed Elisabeth, con la virtú e fortuna loro, tutte le difficultá.

Principalmente, in processo di qualche tempo, con buono modo e sanza venire a rottura, cavorono di mano a’ Grandi quel che el re don Enrico avea inconsultamente smembrato dalla Corona, e li ridussono a poco a poco a stare a obedienzia de’ re; in forma che al comandamento di uno uomo solo, con una voce, ubbidisce ognuno, e va in prigione e fa tutto. Di poi con una severa giustizia providono agli assassini, faccendoli vivi saettare, ed instituendo uno ordine che si