Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/298

Da Wikisource.
292 estratti



Giovedí post primam.

Se tu non fai penitenzia, tu camperai pochi anni, credimelo a me: e se non sará poi cosí fa’ ardere questo frate in su la piazza.


Venerdí post primam.

Italia ará tante tribulazione quante l’avessi forse mai piú.


Sabato post primam.

Resteranno pochi uomini, e verrá tempo che si dirá: guai a quella casa che ha cherica rasa, se non viverá bene.

In San Pietro di Roma e negli altari vi andranno le meretrici, e faranno stalla di cavalli e di porci, che vi si mangerá e berá e farassi ogni sporcizia drento.

Dio taglierá la potenzia dei prelati.


Secunda Dominica Quadragesimae.

Voi dovete fare provvisione alla pestilenzia, la quale sará in ogni modo, né solo in Italia, ma ancora fuora di Italia.

Io non cognosco e’ vostri cittadini, ma per quello che intendo, credo che abbiate fatto una buona elezione di questa Signoria.


Martedí post secundam.

Preghiamo Dio che differisca ancora per qualche tempo questa pestilenzia, almeno tanto che noi possiamo espedire le nostre predicazione.

O cattivi di Roma, voi andrete in cattivitá: Roma, tu sarai fatta stalla di cavalli.


Mercoledí post secundam.

Voi non volete fare iustizia, né cosa buona; e però dico che prima arete tribulazione e morranno e’ cattivi, e di poi e’ buoni aranno le grazie.

E’ morrá di molta gente; non so determinare el numero, ma a Firenze ne morrá manco che altrove.

El governo ha a venire in ogni modo in mano de’ buoni, e Dio torrá la potestá alli cattivi.


Venerdí post secundam.

Tu che scrivi a Roma, tu vai scalzando uno muro che ti rovinerá d’adosso; perché chi contradice a questa opera, contra-