Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/37

Da Wikisource.

memorie di famiglia 31

marito madonna Ipolita figliuola del duca Francesco a Alfonso duca di Calavria che fu poi re di Napoli, e trovandosi a Napoli per la cittá nostra oratore Pandolfo di messer Giannozzo Pandolfini, e parendo si convenissi trovarsi dua oratori a tanta festa, vi fu mandato Iacopo, el quale solo esegui la commessione e fece le altre cerimonie, perché el dí che egli entrò in Napoli, Pandolfo amalò. Fatte le nozze, tornò a Firenze e di quivi ne andò vicario a Anghiari, el quale uficio finito, sendo divisa la cittá fra la parte di Piero di Cosimo e messer Luca Pitti, favorí Piero molto gagliardamente e sanza alcuno rispetto.

Di poi lo anno seguente intendendosi che messer Dietisalvi e gli altri usciti sollecitavano ed a Venezia ed a Bartolommeo da Bergamo si facessi qualche impresa, furono eletti imbasciadori a Vinegia per intendere la mente de’ viniziani, e se erano in animo di conservare la pace, messer Tommaso Soderini ed Iacopo; con commessione che parlato prima a Ferrara col duca Borso, degli andamenti del quale si dubitava, ed espediti delle commessione di Vinegia, se ne andassino a Milano e communicassino a quel signore quello avessino ritratto da Vinegia; e quando paressi dubbio di guerra nuova, mostrogli quel pericolo essere commune, intendessino lo animo suo circa provedimenti communi. Furono a Ferrara col duca Borso, el quale con tutti e’ modi seppe, si ingegnò loro persuadere non solo essere dispostissimo a conservare la pace di Italia, ma desiderare sommamente essere amico della cittá. Seguitorono el cammino a Vinegia, dove le parole furono buone ma generali, e veddono quella signoria non volere venire a alcuno particolare pel quale potessino avere sicurtá di futura pace. Parlorono ancora con messer Dietisalvi che era lá molto stimato, el quale andò loro a dolersi di Piero e di messer Luca e chiedere gli fossino mutati e’ confini; ed in effetto parve loro che la intenzione sua fussi non ubbidire a’ confini assegnatigli. Feciono giudicio per queste cose che lo animo de’ viniziani fussi male disposto e che Bartolommeo da Bergamo fussi per fare nuova impresa, nonostante che le parole di quella signoria fussino in contrario, e cosí le dimostrazioni che feciono loro