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ricordanze 57

in ragione civile per fuggire spesa di dodici ducati e mezzo, sendo di poca importanzia pigliare el grado di ragione canonica; e furono mia promotori messer Antonio Malegonnelle, messer Francesco Pepi e messer Giovan Vettorio Soderini, e la mattina lessi la mia lezione.

Truovo Piero mio padre avere speso dal dí che io cominciai a studiare insino a detto di per conto dello studio mio, parte in libri, parte nel tempo stetti fuora, parte nel dottorato, che furono ducati ventisei, piú che ducati cinquecento d’oro; benché non so dirne particularmente a punto el numero.

Sendo dottorato, mi cominciai l’anno medesimo a dare allo avvocare, ed ebbi piú condizione assai che non si aspettava alla etá mia ed al numero de’ dottori che erano in Firenze ed alle poche cause che ci erano rispetto a’ tempi avversi che correvano, ed a comparazione ancora degli altri dottori giovani.

Nello anno 1506 seguitai di leggere la mia lezione di che di sopra si dice, e lessi tutto luglio con buona audienzia come di sopra, e di poi lasciai el leggere perché si feciono le vacazioni e di poi non si fece piú studio.

Nel detto anno a dí..... di maggio battezzai una figliuola femina a messer Lodovico di Agnolo Acciaiuoli, la quale poco poi si morí; battezzamela messer Bono Boni ed io.

Nel detto anno fui eletto avvocato della comunitá di Fivizzano con salario di ducati tre lo anno: e fu fatto per opera di Carlo di Leonardo del Benino che allora vi si trovava commessario, e per qualche memoria di Iacopo Guicciardini mio avolo, con chi detto commune teneva amicizia.

Nel detto anno a’ di 6 di luglio sendo morto messer Antonio Malegonnelle, io fui eletto avvocato di Santa Maria Nuova in suo luogo, di che erano anche avvocati messer Francesco Pepi, messer Antonio Strozzi e messer Giovan Vettorio Soderini. Una oca per ognisanti, uno cavretto per pasqua, quattro libre di mozziconi di candele per santa Maria Candellara, uno pezzo di vitella per san Gilio.

Nel detto anno a dí 4 di gennaio, sendo Piero mio padre