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78 ricordanze

che andava a Bologna a aboccarsi col re di Francia, e faccendosi dalla cittá grande onore come era conveniente, fumo deputati a incontrare Sua Santitá sino a’ confini, sotto nome di imbasciadori, messer Francesco Minerbetti archiepiscopo turritano, Benedetto de’ Nerli, Neri Capponi, Iacopo Gianfigliazzi, Matteo Strozzi ed io; e’ quali lo incontramo tra Arezzo e Castiglione e ne venimo con Sua Santitá sino a Fighine, e quivi lasciatala, ne tornamo a Firenze; stemo in tutto fuori nove giorni.

Ricordo come a dí primo di dicembre 1515, sendo papa Leone in Firenze, dove era entrato el giorno precedente di santo Andrea, e faccendo congregazione la mattina de’ cardinali, mi pronunziò avvocato consistoriale; il che fece Sua Santitá, non lo sapendo io né vi pensando. E benché la cosa sia piú tosto di cerimonia che di sustanzia, massime a chi non seguita la corte, pure la ebbi cara, piacendomi quello atto di avere Sua Santitá sanza intercessione mia o di altri fattomi onore; e perché el numero delli avvocati consistoriali è tassato, la elezione mia fu sine preiudicio participantium, cioè circa li emolumenti che hanno detti avvocati; in coeteris circa el sedere in consistono in habitu advocati e proporre le cause consistoriali hanno li medesimi privilegi che hanno quelli ordinari quorum numerus taxatus est.

Ricordo come a dí 20 di dicembre mi fu presentata la elezione fatta dal comune di Buggiano di Valdinievole insino a di 21 di ottobre in loro avvocato con salario di fiorini due d’oro larghi l’anno.