Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti politici e ricordi, 1933 – BEIC 1844634.djvu/115

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il gran capitano per la impresa di italia 109


vi avendo e’ medesimi successi, tornò con poca gloria e favore. È facile adunche el perdere; perdendo si perde assai; vincendo, a comparazione della perdita, si guadagna poco; né e’ savi sogliono volentieri giucare a quelli giuochi ne’ quali si possi perdere molto e vincere poco. Ricordatevi del prudente ricordo di don Alonso Aghilar vostro maggiore fratello, el quale vedutovi tornare la prima volta glorioso di Italia, vi dissuase el tornarvi di nuovo, perché voi non mettessi in pericolo la reputazione acquistata. Né solo vi debbono muovere le parole ma eziandio lo esemplo suo, che doppo tante vittorie e tanta fama fu morto in giornata.

Pare assai alla moltitudine lo splendore del tornare in Italia a tanta impresa ed a tanto governo ed a sí grande speranze, ma piú pare a’ savi el mettere voluntariamente in pericolo tanto tesoro. Debbesi considerare assai el pigliare le imprese, e massime chi giá è glorioso, chi giá ha fatto demostrazione della virtú sua, chi piú che per la rata ha travagliato e posto mano a’ bisogni delli altri uomini. Non direi cosí in uno giovane, el quale non avendo ancora tentato la fortuna sua, è ragionevole che facci prova di sé medesimo, non viva in ocio brutto, ma tenti e di volere acquistare gloria, e di suvvenire a’ bisogni degli altri uomini e della sua nazione. È lodato uno che con poco capitale si mette a navigare, e con pericolo di potere poco perdere, tenta di guadagnare assai; e nondimeno è biasimato uno uomo ricco che per appetito di guadagnare metta in mare tutto lo stato suo; né li sará imputato a pusillanimitá el riposarsi, ma a troppa cupiditá el travagliare. Né sará uomo che, se voi recusate questa impresa, lo ascriva a viltá di animo, anzi si imputerá a prudenzia; e quanto della vittoria sono proposti maggiori utili, tanto piú parrá officio di animo generoso e savio el saperli sprezzare. Le vittorie vostre passate sendo continuate tanto tempo ed ottenute tante volte, e massime con tanto mancamento di danari e di altre provvisione necessarie, non lasciono dubitare della virtú vostra; né si diminuisce, recusando questa impresa, la gloria, anzi si conserva lo acquistato, e si fa fede