Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti politici e ricordi, 1933 – BEIC 1844634.djvu/133

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sulla proposta fatta ai veneziani ecc. 127


che se loro sono in procinto di passare, che lo accordarsi noi con questi altri gli faccia mutare sentenzia: non è questa la natura de’ franzesi che per uno accidente nuovo ritardino uno moto giá cominciato, né la potenzia loro è tale, avendo massime questa opportunitá de’ svizzeri, che anche ragionevolmente debbino farlo, perché aranno tante forze e tanta copia di danari, che non sará gran fatto che sanza tentare la fortuna consumino questi altri; e vincendo ci saranno inimici, e perdendo, vincono gli inimici nostri. Però faccendo fine al parlare, el parere mio è, che noi, o passando o non passando e’ franzesi, non abbiamo da temere guerra da questi altri, e però che sia molto piú a proposito nostro non si discostare dalla amicizia loro, e dargli animo a venire in Italia per la salute nostra, che collegandoci con lo imperadore, inimico nostro naturale, dargli co’ nostri danari occasione di stabilirsi nel ducato di Milano, acciò che fatto questo, lo stato nostro resti totalmente a discrezione sua.