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142 discorsi politici


la speranza di travagliare Cesare in Italia. Ecco adunche che lo accordo nostro, nella unione che loro facessino insieme, favorisce Cesare e gli fa tirare piú le cose a modo suo, e in consequenzia a danno nostro.

Concludo adunche che o la unione è per seguire ordinariamente tra questi re, ed in tale caso non è in considerazione lo accordo nostro o la nostra rottura, o la non è per seguire per le difficultá che ha, se sdegno o necessitá non induce Cesare, ed in questo caso a giudicio mio el nostro non si accordare non lo fará fare, perché ará degli altri rimedi migliori a assicurarsi di noi; ed in ogni evento che lo accordo séguiti, sará con tanto piú danno nostro quanto maggiore sia el disfavore de’ franzesi al tempo del farlo. Confesso bene che la materia è sí difficile ed incerta, che io mi potrei ingannare in questo facillimamente, perché potrebbe essere che tra’ re si trovassi de’ modi delle sicurtá che io non veggo, ed anche potrebbe essere che per gli andamenti di questi mesi Cesare fussi tanto insospettito di noi e degli altri di Italia, che riputassi minore pericolo el fidarsi del re, benché non sia verisimile; e però el fondarsi in su questa opinione è pericolosissimo e da fuggire, se ci fussi una altra via per la quale si potessi andare con manco pericolo. Ma a me pare che volendo noi accordare con Cesare per fuggire el pericolo di questa unione tra Francia e lui, noi andiamo, come ho detto di sopra, alla ruina nostra certa ed in uno termine che noi non possiamo avere aiuto se non da casi ed accidenti inopinati, in su’ quali soli fondarsi è pazzia; dove tenendo questa altra via, possiamo avere la medesima speranza delle venture non pensate, ed anche ci è pure qualche ragione da sperare di salvarsi.

Però se andando per questo cammino siamo certi che vi è la ruina nostra, siamo necessitati andare per questo altro, nel quale è pericoli assai ma non sanza speranza; la quale può parere a chi maggiore, a chi minore, ma non si può negare che speranza non ci sia. Non metto ancora per assoluto che non accettando noi lo accordo, ci abbia a essere rotta guerra di presente, perché rispetto alle terre forte ed e’ modi