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del suicidio per ragioni politiche 235


Ultimamente non si può negare che lo amazzarsi, oltre al tôrre alla persona propria ogni occasione di tornare allo stato desiderato, è ancora dannoso ad altri; e massime quando l’uomo lo fa per non vedere la servitú della sua patria, alla quale potrebbe molto piú giovare vivendo ed aspettando qualche occasione di poterla ridurre alla libertá ed al suo stato antico, che togliendosi la vita; e però non so come si possa dire amatore della patria quello che col fare male a sé medesimo si toglie ogni facoltá di poterla mai in tempo alcuno aiutare; né come possa lodarsi questo amazzare, procedendo da poco animo per temere troppo e’ mali della servitú, da poco giudicio per non pesare quanto grande male sia la morte, e faccendo nocumento a sé con danno di altri; ed in effetto pare molto piú da commendare quello che animosamente sopportando ogni difficultá della servitú, si va preservando di potere a qualche tempo godere la libertá.

Da altro canto si legge che nelli antichi tempi molti uomini tenuti grandi e generosi si sono spontaneamente amazzati, non solo per fare qualche beneficio grande alla patria, come feciono e’ Decii, del quale caso non occorre parlare perché è diverso dal tema proposto, ma ancora ne’ nostri propri termini, sanza utilitá alcuna del publico, solo per fuggire la servitú e non volere vivere in patria non libera. Di questi fu capo apresso a’ romani, Marco Catone, uomo di singulare virtú e constanzia, el quale, avendo sempre con grande animo stimato poco el giudicio della moltitudine, le repulse ed altre infamie civili, e prese per utilitá della cittá molte inimicizie, per non vivere nella patria serva per beneficio di altri, si amazzò in Utica. Seguitollo Marco Bruto suo nipote, uomo eruditissimo nelli studi di filosofia, e di tanta prudenzia e gravitá che era chiamato ornamento della gioventú romana. Costui, con tutto che doppo Cesare avessi el primo grado della cittá, non potendo per generositá di animo soportare che la patria sua servissi, si fece capo della coniura contro a lui; e di poi essendo el popolo romano per la collegazione di Marco Antonio ed Ottavio ricaduto in servitú, venne a giornata contro