Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti politici e ricordi, 1933 – BEIC 1844634.djvu/243

Da Wikisource.

del suicidio per ragioni politiche 237


Non mancava a Catone, Bruto e molti altri simili, ingegno e facultá di sapere vivere in servitú, non arte o industria di sapersi umiliare ai tiranni; né temevano, venendo in potestá loro, tanto di cruciati o tormenti che per questo volessino prevenire, né erano tanto inesperti delle cose umane, massime avendo veduto nella etá loro tante e sí spesse mutazione nella republica sua, che e’ non conoscessino potere essere che questi mali non fussino perpetui, e che vivendo vedrebbono forse uno giorno tornare la patria in libertá. Ma considerando che e’ non era in potestá di alcuno conservarsi sempre la vita, ma lo onore e la gloria sí, e parendo loro che e’ fussi suo grandissimo vituperio ubidire, servire e stare sudditi, per iniquitá della fortuna, a chi secondo le legge della natura e civile, loro erano pari, vollono conservarsi la gloria col tôrsi la vita; non perché mancassi loro lo animo di potere sostenere la servitú, ma perché stimorono piú el mantenersi per sempre la gloria e lo onore, che la vita per poco tempo.

Potrebbesi in questo, forse disputare se e’ mancò loro giudicio a stimare suo vituperio o ignominia lo ubidire sanza loro colpa alla necessitá della fortuna; ma presupposto che a loro sarebbe stato vituperoso el vivere cosí, non si può al parere mio mettere in dubio se e’ mancassi loro lo animo; anzi attribuire a una somma generositá lo stimare piú la gloria e reputazione sua che la vita, sendo quella perpetua, questa temporale; quella procedendo da virtú propria, questa da regola della natura. E quanto la morte è maggiore male e piú terribile, tanto piú è da laudare ed ammirare la constanzia e grandezza loro, che per conservare la gloria sua non la temessino; né è da essere in considerazione el potere sperare che qualche volta si recupererebbe la libertá, perché questo non toglieva che vivendo una volta in servitú e stando sotto al tiranno, la gloria loro non fussi maculata, la quale non tornava colla recuperazione della libertá, sendo giá scoperta la bassezza dello animo loro di potere soportare di avere ubidito e vivuto sotto el tiranno.