Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. I, 1929 – BEIC 1845433.djvu/285

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libro terzo — cap. xii 279

se prima le cose de’ franzesi non si dimostravano piú prospere e piú potenti. Andò medesimamente il Vincola a unirsi col Triulzio, non avendo fatto altro che prese alcune terre del marchese del Finale, perché si era scoperto alla difesa di Savona. Unite le genti franzesi feceno alcune scorrerie verso il Castellaccio, terra vicina al Bosco, stata giá fortificata da’ capitani del duca; e augumentandosi continuamente l’esercito de’ collegati che faceva la massa ad Alessandria, e per contrario cominciando a mancare a’ franzesi danari e vettovaglie, né essendo gli altri capitani bene pazienti a ubbidire al Triulzio, fu costretto, lasciata guardia in Novi e nel Bosco, a ritirarsi con l’esercito appresso ad Asti.

Credesi che a questa impresa nocesse, come si vede molte volte intervenire, la divisione fatta delle genti in piú parti, e che se tutti si fussino nel principio dirizzati a Genova arebbono forse avuto migliore successo; perché, oltre alla inclinazione delle fazioni e lo sdegno nato per causa di Pietrasanta, parte de’ cavalli e de’ fanti tedeschi che il duca di Milano v’aveva mandati, soprastativi pochi dí, se ne erano tornati all’improviso in Germania. Può essere ancora che da quegli medesimi ministri da’ quali, l’anno dinanzi, era stata impedita la passata del re in Italia e il soccorso del regno di Napoli, fussino usate l’arti medesime di impedire la impresa presente con la difficoltá delle provisioni; e tanto piú che era fama che ’l duca di Milano, il quale a’ sudditi suoi faceva gravi esazioni, donasse assai al duca di Borbone e ad altri di quegli che potevano appresso al re: la quale infamia si distendeva non meno al cardinale di San Malò. Ma come si sia, certo è che il duca d’Orliens, destinato a passare in Asti e sollecitatone molto dal re, fece tutte le preparazioni necessarie a tale andata ma ritardò, o perché non confidasse nelle provisioni che si facevano o perché, come molti interpretavano, partisse malvolentieri del regno di Francia, essendo il re continuamente indisposto della persona, e in caso della sua morte senza figliuoli appartenendo a lui la successione della corona.