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30 storia d'italia

se in mano sua fusse il regno di Napoli, di quello pericolo che il padre suo, valorosissimo nell’armi, aveva temuto se l’avesse acquistato uno piccolo conte di Provenza; e Carlo ardeva di desiderio di fare guerre in Italia, preponendo la temeritá di uomini bassi e inesperti al consiglio del padre suo, re di lunga esperienza e prudente. Certo è che Lodovico fu medesimamente confortato a tanta deliberazione da Ercole da Esti duca di Ferrara, suo suocero; il quale, ardendo di desiderio di recuperare il Polesine di Rovigo, paese contiguo e molto importante alla sicurtá di Ferrara, statogli occupato da’ viniziani, nella guerra dieci anni innanzi avuta con loro, conosceva essere unica via di poterlo ricuperare che Italia tutta si turbasse con grandissimi movimenti. Ma e fu creduto da molti che Ercole, benché col genero simulasse benivolenza grandissima, nondimeno in secreto l’odiasse estremamente, perché, essendo in quella guerra tutto ’l resto d’Italia che aveva prese l’armi per lui molto superiore a' viniziani, Lodovico, il quale giá governava lo stato di Milano, mosso da’ propri interessi, costrinse gli altri a fare la pace, con condizione che a’ viniziani rimanesse quel Pulesine; e però, che Ercole, non potendo con l’armi vendicarsi di tanta ingiuria, cercasse vendicarsi col dargli pestifero consiglio.

V

Pubbliche dichiarazioni di fiduciosa sicurezza e segrete preoccupazioni di Ferdinando d’Aragona. Sua azione per allontanare da sé il pericolo e per riconciliarsi col pontefice e con Lodovico Sforza. Il re di Francia compone le sue divergenze co’ re di Spagna, col re de’ romani e con l’arciduca d’Austria. L’investitura di Lodovico Sforza a duca di Milano. Ambasciata di Perone di Baccie al pontefice, al senato veneziano ed a’ fiorentini. Piero de’ Medici di fronte alle richieste del re di Francia. Comincia a vacillare la congiunzione fra il pontefice e Ferdinando d’Aragona.

Ma essendo giá incominciata, benché da principio con autori incerti, a risonare in Italia la fama di quello che oltre a’ monti si trattava, si destorono vari pensieri e discorsi nelle menti