Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. II, 1929 – BEIC 1846262.djvu/306

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ma bisogna sieno tanto potenti che, per quel che si può provedere con la diligenza e industria umana, si possa tenere per certo che abbino ad assicurarla da tutti gli accidenti che improvisamente potesse partorire la sinistra fortuna, potente in tutte le cose del mondo ma sopra tutte l’altre in quelle della guerra. Né è deliberazione degna della antica fama e gloria del nome viniziano che da noi sia commessa interamente la salute publica, e l’onore e la vita propria e della moglie e figliuoli nostri, alla virtú di uomini forestieri e di soldati mercenari, e che non corriamo noi spontaneamente e popolarmente a difenderla co’ petti e con le braccia nostre; perché se ora non si sostiene quella cittá non rimane a noi piú luogo d’affaticarci per noi medesimi, non di dimostrare la nostra virtú, non di spendere per la salute nostra le nostre ricchezze: però, mentre che ancora non è passato il tempo di aiutare la nostra patria, non debbiamo lasciare indietro opera o sforzo alcuno, né aspettare di rimanere in preda di chi desidera di saccheggiare le nostre facoltá, di bere con somma crudeltá il nostro sangue. Non contiene la conservazione della patria solamente il publico bene, ma nella salute della republica si tratta insieme il bene e la salute di tutti i privati, congiunta in modo con essa che non può stare questa senza quella; perché cadendo la republica e andando in servitú, chi non sa che le sostanze l’onore e la vita de’ privati rimangono in preda dell’avarizia della libidine e della crudeltá degli inimici? Ma quando bene nella difesa della republica non si trattasse altro che la conservazione della patria, non è questo premio degno de’ suoi generosi cittadini? pieno di gloria e di splendore nel mondo e meritevole appresso a Dio? Perché è sentenza insino de’ gentili, essere nel cielo determinato uno luogo particolare il quale felicemente godino in perpetuo tutti coloro che aranno aiutato conservato e accresciuto la patria loro. E quale patria è giammai stata che meriti di essere piú aiutata e conservata da’ suoi figliuoli che questa? la quale ottiene e ha ottenuto per molti secoli il principato intra tutte le cittá del mondo, e dalla quale i suoi cittadini ricevono grandissime e innumerabili comoditá utilitá