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anni prossimi, a difendergli con l’armi a spese proprie contro a ciascuno che o direttamente o indirettamente gli molestasse nello stato e dominio che in quel tempo possedevano; che i fiorentini gli pagassino ne’ detti tre anni, ogn’anno la terza parte, centoventimila ducati; intendessinsi annullate tutte l’altre capitolazioni fatte tra loro e gli oblighi dependenti da quelle; che a’ fiorentini fusse lecito procedere con l’armi contro a’ pisani, e contro a tutti gli altri occupatori delle terre loro. Dalla quale confederazione avendo preso animo, deliberorono dare il guasto de’ grani e delle biade al contado di Pisa, per ridurre i pisani a ubbidienza con la lunghezza del tempo e con la fame, poiché le espugnazioni erano state tentate infelicemente. Questo consiglio era stato il primo anno della loro ribellione proposto da qualche savio cittadino, confortando che con questi modi piú certi, benché piú lunghi, si cercasse di affliggere e consumare i pisani, con minore spesa e pericolo; perché nelle condizioni tanto perturbate d’Italia, conservandosi i danari potrebbeno aiutarsene a molte occasioni, ma cercando di sforzargli sarebbe impresa difficile per essere quella cittá forte di muraglie e piena di abitatori ostinati a difenderla, e perché, qualunque volta la fusse in pericolo di perdersi, tutti quegli che desideravano che la non si perdesse gli darebbeno aiuto; in modo che le spese sarebbeno grandi e la speranza piccola, anzi con pericolo evidente di suscitarsi gravi travagli: il quale consiglio, rifiutato da principio come dannoso, fu conosciuto utile dopo il corso di piú anni, ma in tempo che per ottenerne la vittoria si era giá spesa quantitá grande di danari e sostenuti molti pericoli. Dato il guasto, sperando che per rispetto della protezione del re nessuno si avesse a muovere, mandorno il campo a Vico Pisano: perché la terra, pochi dí innanzi, per tradimento di alcuni soldati che vi erano dentro, era stata tolta loro da’ pisani, e il castellano della rocca, non aspettato il soccorso che sarebbe arrivato in poche ore, l’avea con grandissima viltá data loro. Né dubitavano ottenerne la vittoria facilmente, sapendo non essere dentro vettovaglie bastanti a sostentargli per quindici