Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. III, 1929 – BEIC 1846967.djvu/165

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libro decimo - cap. ix 159

quando bene conoscesse poterlo fare sicuramente, di impiegarsi con tutto l’esercito in Bologna, e cosí privarsi della facoltá di soccorrere, se fusse di bisogno, lo stato di Milano, non sicuro interamente da’ movimenti de’ svizzeri ma con maggiore sospetto di essere assaltato dall’esercito viniziano; il quale, venuto a’ confini del veronese, minacciava d’assaltare Brescia. Ma il dí seguente fu, quasi da tutti i medesimi che l’aveano consentito, riprovato questo; considerando non essere certo che l’esercito franzese non avesse a venire, e se pure venisse non essere potente l’avanguardia sola a resistere, né potersi lodare quella deliberazione sostentata da uno fondamento tale che in potestá degli inimici fusse variarlo o mutarlo. Però fu approvato dal viceré il parere di Pietro Navarra, non comunicato ad altri che a lui; il quale consigliò che, fatta provisione di vettovaglie per cinque dí e lasciata solamente guardia nella chiesa di San Michele, tutto l’esercito passasse alla parte opposita della cittá, onde potrebbe impedire che l’esercito inimico non vi entrasse; e non essendo la terra riparata da quella parte, perché non aveano mai temuto dovervi essere assaltati, indubitatamente intra cinque dí si piglierebbe. Ma come questa deliberazione fu nota agli altri, niuno fu che apertamente non contradicesse l’andare con l’esercito ad alloggiare in luogo privato interamente delle vettovaglie che si conducevano di Romagna, con le quali sole si sostentava; di maniera che senza dubbio si dissolveva o distruggeva se infra cinque dí non otteneva la vittoria. E quale è quello, diceva Fabrizio Colonna, che se la possa promettere assolutamente in termine tanto stretto? e come si debbe, sotto una speranza fallacissima per sua natura e sottoposta a molti accidenti, mettersi in tanto pericolo? e chi non vede che, mancandoci l’ore misurate e avendo alla fronte Bologna, ove è il popolo grande e molti soldati, alle spalle i franzesi e il paese inimico, non potremo senza la disfazione nostra ritirarci, colle genti affamate disordinate e impaurite? Proponevano alcuni altri che aggiunto all’avanguardia maggiore numero di fanti si fermasse di lá da Bologna, quasi alle radici del monte tralle porte di Saragosa