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libro decimo - cap. xiii 183

largo e tanto profondo quanto patí la brevitá del tempo, innanzi alla fronte del loro alloggiamento. Nel qual tempo si consigliava, non senza diversitá di pareri, tra’ capitani franzesi. Perché dare di nuovo l’assalto alla cittá era giudicato di molto pericolo, avendo innanzi a sé poca apertura del muro e alle spalle gli inimici; inutile il soprasedere, senza speranza di fare piú effetto alcuno, anzi impossibile per la carestia delle vettovaglie; e il ritirarsi rendere agli spagnuoli maggiore riputazione di quella che essi col farsi innanzi avevano i dí precedenti guadagnata: pericolosissimo, e contro alle deliberazioni sempre fatte, l’assaltargli nel loro alloggiamento, il quale si pensava avessino fortificato; e tra tutti i pericoli doversi piú fuggire quello dal quale ne potevano succedere maggiori mali, né potersi disordine o male alcuno pareggiare all’essere rotti. Nelle quali difficoltá fu alla fine deliberato, confortando massimamente Fois questa deliberazione come cosa piú gloriosa e piú sicura, andare, come prima apparisse il dí, ad assaltare gli inimici: secondo la quale deliberazione, gittato la notte il ponte in sul Ronco e spianati, per facilitare il passare, gli argini delle ripe da ogni parte, la mattina all’aurora che fu l’undecimo dí d’aprile, dí solennissimo per la memoria della santissima Resurrezione, passorno per il ponte i fanti tedeschi, ma quasi tutti quegli della avanguardia e della battaglia passorno a guazzo il fiume; il retroguardo guidato da Ivo di Allegri, nel quale erano quattrocento lancie, rimase in sulla riva del fiume verso Ravenna, perché secondo il bisogno potesse soccorrere all’esercito e opporsi se i soldati o il popolo uscissino di Ravenna; e alla guardia del ponte, gittato prima in sul Montone, fu lasciato Paris Scoto con mille fanti.

Preparoronsi con questo ordine i franzesi alla battaglia. L’avanguardia con l’artiglierie innanzi, guidata dal duca di Ferrara, e ove era anche il [generale] di Normandia con settecento lancie e co’ fanti tedeschi, fu collocata in sulla riva del fiume che era loro a mano destra, stando i fanti alla sinistra della cavalleria. Allato all’antiguardia, pure per fianco,