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224 storia d'italia

alcuno capitano eccellente nella virtú o autoritá del quale potessino riposarsi; gli altri condottieri tali, che mai alla memoria degli uomini erano stati di minore espettazione agli stipendi loro. Nondimeno, provedendo sollecitamente quanto in tanta brevitá di tempo potevano, raccoglievano le genti d’arme divise in vari luoghi, soldavano fanti ma tali quali si potevano avere, e scegliendo le piú utili bande di tutte l’ordinanze riducevano tutto lo sforzo a Firenze, per sicurtá della cittá e per provedere di quivi i luoghi dove si voltassino gli inimici. Né mancando di tentare, benché tardi, la via dell’accordo, oltre a quello che continuamente per l’oratore si trattava col viceré, scrisseno al cardinale di Volterra, che era a Gradoli in terra di Roma che trasferitosi al pontefice si ingegnasse, con offerte con prieghi con ogni arte, di placarlo. Il quale indurato (ma co’ fatti contrari alle parole) rispondeva questa non essere impresa sua e farsi senza sue genti, ma che per non si provocare contro tutta la lega era stato costretto a consentirla, e comportare che il cardinale de’ Medici facesse condurre l’artiglierie di Bologna: non avere potuto ovviare innanzi che la si cominciasse, molto meno poterla rimuovere poiché era giá cominciata.

Il viceré intratanto disceso delle montagne a Barberino, terra lontana quindici miglia a Firenze, mandò per uno uomo suo a significare non essere intenzione della lega alterare né il dominio né la libertá della cittá, pure che, per la sicurtá d’Italia, si rimovesse il gonfaloniere del magistrato; desiderare che i Medici potessino godere la patria, non come capi del governo ma come privati e per vivere sotto le leggi e sotto i magistrati, simili in tutte le cose agli altri cittadini: la quale proposta essendo palese a tutta la cittá erano varie le opinioni degli uomini, come sono vari i giudíci, le passioni e il timore. Biasimavano alcuni che, per il rispetto di uno solo, si avesse a esporre tutta l’universalitá de’ cittadini e tutto il dominio a tanto pericolo; atteso che per la deposizione sua dal magistrato non si perdeva o il consiglio popolare o la libertá publica, la quale non sarebbe difficile conservare da’ Medici,