Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. III, 1929 – BEIC 1846967.djvu/253

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libro undecimo - cap. vi 247

ste dispute fu consumato molto tempo, infastiditi gli inghilesi e riputandosi delusi, imbarcatisi senza commissione o licenza del suo principe, se ne tornorno in Inghilterra. Donde il re di Francia, rimanendo sicuro da quella parte, né temendo piú degli inghilesi che l’aveano assaltato per mare, perché, alla fine, diventò con l’armate marittime tanto potente che signoreggiava tutto il mare dalla costa di Spagna insino alle coste di Inghilterra, deliberò di tentare di ricuperare la Navarra; dandogli animo a questo, oltre alla partita degli inghilesi, l’avere per i successi avversi di Italia ridotte tutte le sue genti nel regno di Francia.

Aveva il re d’Aragona, nel tempo che agli inghilesi dava speranza di fare la guerra, e per occupare tutto il reame di Navarra, mandato alcune genti a San Giovanni Piè di Porto, ultimo confine del reame di Navarra, e posto alle radici de’ monti Pirenei di verso la Francia; e dipoi cominciando ad augumentare le forze de’ franzesi ne’ luoghi vicini v’aveva mandato con tutto il suo esercito Federico duca d’Alva, capitano generale della guerra: ma divenuto ultimatamente molto superiore l’esercito franzese, nel quale era venuto il delfino, Carlo duca di Borbone e Longavilla, signori principali di tutta la Francia, il duca di Alva, fermatosi in alloggiamento forte tra ’l piano e il monte aveva assai se proibisse che i franzesi non entrassino nella Navarra. I quali, non potendo urtarlo in quel luogo per la fortezza del sito, deliberorno che il re di Navarra con settemila fanti del suo paese, e con lui la Palissa con trecento lancie, movendosi da Salvatierra vicina a San Giovanni Piè di Porto, dove alloggiava tutto l’esercito, passassino per la via di Valdironcales i monti Pirenei, e accostandosi a Pampalona metropoli della Navarra, nella quale i popoli, preso animo dalla vicinitá de’ franzesi, giá facevano per il desiderio del suo re molte sollevazioni, occupassino il passo di Roncisvalle, per il quale solo si conducevano alle genti spagnuole le vettovaglie, delle quali nel luogo dove erano, per la sterilitá del paese, non aveano copia alcuna. L’effetto fu che il re di Navarra e la Palissa, occupato prima