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libro quintodecimodecimo - cap. xv 259

mento del re grossi ripari a fronte alle spalle e al fianco sinistro, circondati da fossi e fortificati con bastioni, e al fianco destro il muro del barco di Pavia; in modo era riputato fortissimo. Simigliante fortificazione aveva l’alloggiamento degli imperiali, quali tenevano tutto il paese da San Lazzero verso Belgioioso insino al Po; in modo che l’esercito abbondava di vettovaglie. Vicini i ripari dell’uno alloggiamento all’altro a quaranta passi, e i bastioni sí propinqui che si tiravano con gli archibusi. In questo modo stavano alloggiati gli eserciti l’ottavo dí di febbraio, e scaramucciavano a ogn’ora; ma ciascuno teneva il campo nel forte suo, non volendo fare giornata a disavvantaggio; e pareva a’ capitani imperiali avere insino a quel dí guadagnato assai, poiché si erano accostati tanto a Pavia che facendosi giornata potevano essere aiutati dalle genti che vi erano dentro. Pativasi in Pavia di munizioni; però gli imperiali mandorno cinquanta cavalli, ciascuno con uno valigiotto in groppa pieno di polvere; i quali entrati di notte per la via di Milano, aspettando che per ordine di quegli del campo si facesse dare all’arme a’ franzesi, si condussono salvi in Pavia: donde spesso uscendo Antonio de Leva, e infestando quegli di fuora, assaltati i grigioni che erano alla guardia di Borgoratto e di San Lanfranco, tolse loro tre pezzi di artiglieria e parecchie carra cariche di munizioni. I quali, pochi dí poi, revocati da’ loro superiori si partirno dall’esercito.

In questo stato delle cose era incredibile la vigilanza la industria e le fatiche del corpo e dell’animo del marchese di Pescara, il quale dí e notte non cessava, con scaramuccie col dare all’arme con fare nuovi lavori, di infestare gli inimici; spingendosi sempre innanzi, con cavamenti con fossi e con bastioni. Lavoravano uno cavaliere sopra il canale, e danneggiandogli molto i franzesi con due pezzi piantati a San Lazzero, voltatavi l’artiglieria lo rovinorno, e gli costrinsono ad abbandonarlo. Però pativano i franzesi molto da uno cavaliere fatto nel campo, e il simigliante da un altro che era fatto a Pavia. Ed eransi fortificati in modo con bastioni e con ripari,