Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. IV, 1929 – BEIC 1847812.djvu/61

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libro tredicesimo - cap. xii 55

era alcuno in Germania di tanta autoritá e potenza che avesse a competere seco in questa elezione, né gli pareva giusto o verisimile che gli elettori avessino a trasferire in uno principe forestiero tanta degnitá continuata giá molti secoli nella nazione germanica; e quando alcuno, corrotto con danari o per altra cagione, fusse di intenzione diversa, sperava e di spaventargli con le armi preparate in tempo opportuno e che gli altri elettori se gli opporrebbono, e almanco che tutti gli altri príncipi e l’altre terre franche di Germania non tollererebbono tanta infamia e ignominia di tutti, e massime trattandosi di trasferirla nella persona d’uno re di Francia, con accrescere la potenza d’uno re inimico alla loro nazione e donde si poteva tenere per certo che quella degnitá non ritornerebbe mai in Germania. Stimava facile ottenere la perfezione di quello che era giá stato trattato collo avolo, essendo giá convenuto de’ premi e de’ donativi con ciascuno degli elettori. Da altra parte non era minore né la cupiditá né la speranza del re di Francia, fondata principalmente in sulla credenza dello acquistare con grandissima somma di danari i voti degli elettori; de’ quali alcuni, congiunti seco per antica amicizia e intrattenimento, mostrandogli la facilitá della cosa, lo incitavano a farne impresa: la quale speranza (come sono pronti gli uomini a persuadersi quello che desiderano) nutriva con ragioni piú presto apparenti che vere. Perché sapeva che ordinariamente a’ príncipi di Germania era molesto che gl’imperadori fussino molto potenti, per il sospetto che non volessino in tutto o in qualche parte riconoscere le giurisdizioni e autoritá imperiali occupate da molti; e però si persuadeva che in modo alcuno non fussino per consentire alla elezione del re di Spagna, sottomettendosi da se medesimi a uno imperadore piú potente che dalla memoria degli antichi in qua fusse stato imperadore alcuno, cosa che non pareva al tutto simile in lui, perché non avendo stati né aderenze antiche in Germania non potevano avere tanto sospetta la sua grandezza: per la quale ragione, comune similmente alle terre franche, stimava non solo contrapesarsi ma opprimersi il rispetto della gloria della nazione,