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158 storia d'italia

essere certo vi fusse il numero intero degli alamanni. Cosí stabilito il modo della guerra di Italia, e mandate unitamente le risposte in Spagna, partí Eboracense, spedito alla partita sua il protonotario Gambero al pontefice, per confortare a farlo suo vicario universale in Francia in Inghilterra e in Germania, mentre stava in prigione: a che il re di Francia dimostrava consentire ma in segreto contradiceva.

Facevansi intratanto poche fazioni di guerra in Italia, essendo grande l’espettazione della venuta di Lautrech. Perché l’esercito imperiale, disordinato e deposta l’ubbidienza a’ capitani, grave agli amici e alle terre arrendute, non si movendo, non era agli inimici di alcuno terrore; i fanti spagnuoli e gli italiani, fuggendo la contagione della peste, si stavano sparsi intorno a Roma; il principe di Oranges con cento cinquanta cavalli era andato a Siena, per quale si voglia cagione; dove prima aveva mandato alcuni fanti, perché il popolo di quella cittá, sollevato da capi sediziosi, aveva tumultuosamente saccheggiate le case de’ cittadini del Monte de’ nove e ammazzato Pietro Borghesi, cittadino di autoritá, insieme con uno figliuolo e sedici o diciotto altri. In Roma restavano solamente i tedeschi pieni di peste; i quali essendo stati sodisfatti con grandissima difficoltá dal pontefice de’ primi cento cinquantamila ducati, parte con danari parte con partiti fatti con mercatanti genovesi sopra le decime del regno di Napoli e sopra la vendita di Benevento, dimandavano, per il resto de’ denari dovuti, altre sicurtá e altro assegnamento che la imposizione in su lo stato ecclesiastico, cose impossibili al pontefice incarcerato; [e] dopo molti minacci fatti agli statichi, e il tenergli incatenati con grandissima acerbitá, gli condussono ignominiosamente in Campo di Fiore, dove rizzate le forche, come se incontinente volessino prendere di loro quello supplicio. Uscirono dipoi tutti di Roma senza capitani di autoritá, per allargarsi e rinfrescarsi piú che per fare fazioni di importanza: e avendo saccheggiato le cittá di Terni e Narni, Spuleto si accordò di dare loro passo e vettovaglia. Però l’esercito de’ collegati, per sicurtá di Perugia, andò ad