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Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. V, 1929 – BEIC 1848561.djvu/198

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192 storia d'italia

a salire, e guadagnato il poggio con grossa scaramuccia fece uno alloggiamento cavaliere a loro, e gli costrinse a colpi di artiglierie a ritirarsi, guadagnando per sé lo alloggiamento loro, parte in Troia parte a ridosso: in modo che Troia e lo esercito imperiale restorono tra l’esercito franzese e San Severo, il che difficultava i soccorsi che e’ potessino avere da Napoli, e anche in grande parte impediva le vettovaglie che potessino condursi a loro; benché, per essere scarichi di bagaglie e di gente inutile, non consumassino molto. E da altra parte erano impedite da essi le vettovaglie che andavano da San Severo al campo franzese; e anche tenevano in pericolo San Severo, il quale potevano assaltare con una parte delle loro genti senza che i franzesi se ne accorgessino. Cosí stando alloggiati gli eserciti, i franzesi di lá da Troia di verso la montagna, gl’imperiali dalla banda di qua verso Nocera a ridosso della terra, in su la spiaggia molto fortificata, ed essendo la piú parte de’ luoghi circostanti in mano de’ franzesi, dimororono cosí insino a’ diciannove dí, dandosi tutta notte all’arme e ogni dí facendo scaramuccie, in una delle quali fu preso Marzio Colonna; e interrompendo spesso le vettovaglie che andavano da San Severo e da Foggia allo esercito franzese (che per questo ebbe qualche stretta), né si potevano condurre senza grossa scorta. Nel quale tempo (secondo scrive il Borgia), il marchese del Guasto consigliò che si facesse la giornata, perché l’esercito franzese cresceva ogni giorno e il loro diminuiva; ma ebbe piú autoritá il consiglio di Alarcone, che mostrava essere piú speranza nella vittoria nel stare alla difesa, consumando tempo, che nel rimettersi allo arbitrio della fortuna. A’ diciannove dí, gli imperiali, per essere danneggiati dall’artiglieria inimica, si ritirorono in Troia; ma riparato poi il loro alloggiamento dalla artiglieria, al tempo buono vi ritornavano, al sinistro si ritornavano in Troia. Ma a’ ventuno, in su il fare del dí, si levorono, e andorono verso la montagna ad Ariano con non piccola giornata, ed essendosi, contro a quello che prima credevano i franzesi, trovate in Troia vettovaglie assai, da che, per avere serrato