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quale esposizione concitato molto di animo, con uno pugnale che aveva a canto ferí uno di loro, che con fatica gli fu vivo tolto delle mani da’ circostanti; di che spaventati gli altri, e cominciatasi a sollevare la cittá, repressa da quegli di minore insania la temeritá del gonfaloniere che si armava, ora dicendo volere assaltare Malatesta ora uscire a combattere con gli inimici, finalmente l’ostinazione estrema di molti cedé alla necessitá estrema di tutti. Però, mandati a’ nove di agosto quattro oratori a don Ferrando da Gonzaga, che per la morte del principe teneva il primo luogo dello esercito, perché il marchese del Guasto molto prima si era partito, fu concluso il dí seguente l’accordo; del quale, oltre a obligarsi la cittá a pagare in pochissimi dí ottantamila ducati per levare l’esercito, furono gli articoli principali che il papa e la cittá detteno autoritá a Cesare che infra tre mesi dichiarasse quale avesse a essere la forma del governo, salva nondimeno la libertá: e che si intendessino perdonate a ciascuno tutte le ingiurie fatte al papa e a’ suoi amici e servitori; e che, insino a tanto venisse la dichiarazione di Cesare, restasse a guardia della cittá con dumila fanti Malatesta Baglione. Il quale accordo fatto, mentre si espediscono i denari per dare allo esercito, (bisognò si provedesse di somma molto maggiore, non essendo il papa molto pronto ad aiutare la cittá di denari in tanto pericolo), il commissario apostolico, che era Bartolomeo Valori, intesosi con Malatesta, intento tutto al ritorno di Perugia, convocato in piazza il popolo, secondo la consuetudine antica della cittá, a fare parlamento, cedendo a questo i magistrati e gli altri per timore, indusse nuova forma di governo; dandosi per il parlamento autoritá a dodici cittadini che aderivano a’ Medici di ordinare a modo loro il governo della cittá, che lo ridusseno a quella forma che soleva essere innanzi all’anno mille cinquecento ventisette. Levossi poi l’esercito, avendo ricevuto i denari; i quali i capitani italiani, per convertirgli in uso suo e non pagarne i soldati, con grande ignominia della milizia, si ritirorono con essi in Firenze, licenziati con pochissimi denari i fanti: i quali restando senza capo se ne andorono