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306 storia d'italia

non si fece loro incontro, e come intese la ritirata non ebbe pensiero di proseguire con tutte le forze l’occasione dell’acquistare per il fratello l’Ungheria; ma ardente di desiderio di ritornare in Spagna, ordinò che i fanti italiani con certo numero di tedeschi andassino alla impresa d’Ungheria. Ma gli fu disordinato anche questo disegno; perché i fanti italiani, sollevati da qualcuno de’ capi loro che veddeno preposti altri capitani a quella impresa, ammutinati, non sapendo allegare cagione del loro tumulto, né bastando a placargli l’autoritá di Cesare che andò in persona a parlare loro, preseno unitamente il cammino di Italia, camminando con grandissima celeritá per timore di non essere seguitati, e per il cammino ardendo molte ville e case come terre degli inimici, in vendetta (secondo dicevano) degli incendi fatti da’ tedeschi in Italia.

Era giá anche Cesare voltatosi al cammino di Italia; e avendo disegnato con che ordine e in che alloggiamento dovesse procedere la sua corte e tutto il suo traino, il cardinale de’ Medici, mosso da impeto giovinile, non volendo stare a quell’ordine che era dato, si spinse innanzi, e con lui Piermaria Rosso, a chi principalmente si attribuiva la colpa di quella sedizione: donde sdegnato Cesare, o perché attribuisse l’origine di quella cosa al cardinale o perché (secondo disse) temesse che il cardinale, che era malcontento che Alessandro suo cugino fusse proposto allo stato di Firenze, non andasse dietro a quegli fanti per condurgli a turbare le cose di lá, fece in cammino ritenere il cardinale e con lui Piermaria; ma considerando poi meglio la importanza della cosa, scrisse subito che fusse liberato, e ne fece seco e col papa molte escusazioni. Restò prigione Piermaria ma non molto dipoi fu relassato, giovandogli, come si credette, appresso a Cesare assai la ingiuria che gli pareva avere fatto al cardinale.

La partita del turco alleggerí Italia dalla guerra imminente. Perché il re di Francia e il re di Inghilterra, pieni di odio e di sdegno contro a Cesare, si erano abboccati tra Cales e Bologna; dove, persuadendosi che il turco avesse a fermarsi quella vernata in Ungheria e cosí tenere implicate le forze