Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/10

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4 storie fiorentine

cominciò a tirare su di molti uomini bassi e di vile condizione; e dicesi che sendo Cosimo ammunito da qualcuno che e’ non faceva bene a spegnere tanta nobilita, e che mancando gli uomini da bene, Firenze rimaneva guasta, rispose che parecchi panni di San Martino riempierebbono Firenze di uomini da bene; volendo inferire che cogli onori e colle ricchezze gli uomini vili diventavano nobili.

Erano allora nella cittá molte case nobile che si chiamavano di famiglia, le quali pe’ tempi adrieto, sendo grande e soprafaccendo gli uomini di manco forze, erano state per opera di Giano della Bella private de’ magistrati della cittá, massime del priorato e de’ collegi, e fatto contra loro molti ordinamenti e legge forte che reprimevano la loro potenzia; e nondimeno era stato riservato loro alcuno uficio, ne’ quali per legge avevono a avere una certa parte, ed oltra ciò nelle legazione e ne’ dieci della balia avevono buono corso. Con costoro non aveva Cosimo inimicizia particulare, perché loro sendo alienati dello stato, non l’avevono offeso nelle sue avversitá, e nondimeno rispetto alla loro maggioranza e superbia non gli amava, né si sarebbe confidato di loro; e però per tórre loro quella parte de’ magistrati riservata loro dalla legge, e nondimeno in modo che vi avessino a concorrere, fece una provisione, e si disse con consiglio di Puccio Pucci, che quelle tali famiglie che vulgarmente si chiamavano de’ grandi, fussino fatte di popolo; e cosi levò loro le legge che gli opprimevano ed abilitògli a tutti gli onori come gli altri cittadini. Di che nel principio acquistò con loro grado grande, e nondimeno lo effetto fu che non vincevano gli squittini e non erano eletti a’ magistrati; in modo che non solo non acquistorono di quegli tifici a’ quali prima crono inabili, ma vennono anche a perdere quegli che la legge dava loro di necessitá.

Legò Cosimo lo stato col fare dare a un numero di*cittadini balia per anni cinque, e fece squittini nuovi di tutti e’ magistrati della cittá drento e di fuori; e nondimeno, per la autoritá aveva la balia, e’ signori quasi sempre a suo tempo non