Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/131

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XIV.

Congiura contro il governo popolare. — Morte di Piero Capponi. — La lega ricorre all’ imperatore Massimiliano che viene in Italia. — Insuccesso della sua impresa. — Gonfalonierato di Francesco Valori. 1496. Sopra venne l’anno 1496 turbulento e pericoloso drento e di fuori; nel principio del quale anno alla fine del mese di aprile si scoperse una intelligenzia nella cittá di molti cittadini e’ quali tutti erano oppositi al frate ed uomini di non molta autoritá. Lo intento loro era ristrignersi insieme in consiglio e favorire negli ufici l’uno l’altro; e quando avessino avuto successo in questo, arebbono tentato maggiore fine; e pigliando tutto di forze, sendo venuto a luce, la mattina si ragunava el consiglio per eleggere la nuova signoria in scambio di Domenico Mazzinghi, furono per comandamento della signoria e degli otto sostenuti e menati al bargello Filippo Corbizzi, Giovanni Benizzi e Giovanni da Tignano. Ed essendo di poi esaminati ed inteso tutto lo ordine, parendo la cosa non stessi in termini di intelligenzia semplice, ma piú tosto avessi natura di mutazione di stato, e nondimeno non in modo meritassino perdere la vita, furono questi tre dalla signoria e dagli otto ammuniti e confinati in perpetuo nelle Stinche; e Schiatta Bagnesi, uomo di poca qualitá, ed alcuni altri simili furono ammuniti a tempo; e cosi si estinse questo pericolo, al quale se non si fussi rimediato a buon’ora, arebbe fatto danno assai. Questa alterazione fu cagione che, aspettandosi gonfaloniere di giustizia