Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/145

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di Bernardo del Nero gonfaloniere: e benché in su questa sua venuta fussi publica opinione che avessi pratica in Firenze. nondimeno, perché non se n’aveva certezza alcuna e perché gli animi erano inviluppati nelle quistione di fra Ieronimo, la cosa si sopi insino allo agosto sequente. Nel quale tempo Lamberto della Amelia, che per avere scritto a Piero, aveva piú anni innanzi avuto bando di rubelio, sendo a Roma ed avendo astutamente compreso le pratiche aveva tenute Piero in Firenze, o perché si tenessi male contento di lui, o perché ne sperassi la restituzione nella patria e qualche guadagno, secondo la maligna natura sua, scrisse a Firenze a qualche particulare cittadino, e credo a messer Francesco Gualterotti, che se gli fussi dato salvocondotto, verrebbe a rivelare cose di importanza. La quale cosa andando in lunga, venne ultimamente in sul nostro; di che avendosi notizia, fu preso, ed avuto delia fune, mostrò qualche spiraglio donde si potessi trarre notizia di tutta la pratica: e parendo cosa di grandissima importanza, la signoria deputò circa a venti cittadini, e’ quali in citare, esaminare e ritrovare questa cosa potessino usare tutta la autoritá sua. Ed essendosi dato principio, furono chiamati e sostenuti Bernardo del Nero, Niccolò Ridolfi, Lorenzo Tornabuoni, Giannozzo Pucci e Giovanni Cambi; molti altri furono citati, e’ quali sendo alle ville non comparirono, che furono Pandolfo Corbinelli, Gino di Lodovico Capponi, Piero di messer Luca Pitti, Francesco di Ruberto Martelli detto cl Tinca, Galeazzo Sassetti, Iacopo di messer Bongianni Giantíglia/zi; fu nominata ancora madonna Lucrezia moglie di Iacopo Salviati e figliuola di Lorenzo de’ Medici, la quale fu guardata in casa Guglielmo de’ Pazzi. E procedendosi nella esamina, furono detti cinque esaminati colla fune: ed in effetto si ritrasse come Giannozzo e Lorenzo Tornabuoni avevano avute e scritte molte lettere a Piero, datogli aviso delle cose della cittá e confortatolo a fare impresa di ritornare con favore della lega; e nella venuta di fra Mariano essersi molto impacciato e parlato con seco delle medesime cose Niccolò Ridolfí, ed averne