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Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/312

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pregassino la signoria che, considerata la natura di messer Guglielmo, volessi scrivere al papa in disfavore di questa rinunzia. Ma questi tali come veddono risentirsi alcuni de’ Capponi e Giovan Batista Ridolfi loro parente, non se ne vollono impacciare; e però el gonfaloniere, volendola impedire, fu sforzato a scoprirsi e fece scrivere tante volte lettere dalla signoria al papa, che finalmente questa pratica, per non volere el papa dispiacere alla cittá, si risolvè.

Creossi di poi per gennaio e febraio la signoria nuova, nella quale benché el gonfaloniere avessi spesso sei fave, come nello scrivere lettere contro al Cappone, nondimeno, essendone Bartolomeo di Filippo Valori. Giovanni di Stagio Barducci e Giovanni di Ridolfo Lotti, uomini vivi baldanzosi e molto inimici sua, e non essendo ancora spente in tutto le cose dello imperadore, tanto si gli opposono e svillaneggioronlo in tutte le cose, che fu constretto cedere loro assai ed in modo che non credeva mai vedere ei di che eglino uscissino. E certo furono uomini di qualitá, che se avessino avuti dua compagni simili a loro, gli arebbono dato fatiche assai; e benché molti uomini da bene avessino caro che el gonfaloniere avessi contradizione, nondimeno la piú parte caricò questa signoria d’avere usato troppo leggiermente molte parole e dispregi dove non bisognava.