Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/323

Da Wikisource.

accordo si fondava in sulla speranza che noi avevamo di assediare Pisa, la quale, se non colpiva in questo anno, si veniva in gran parte a annullare.

A Giovan Batista ed Alamanno parve il contrario, e che dovessino essere tre anni come durava la lega: perché se fra uno anno non s’avessi Pisa, la lega durerebbe ancora due anni, e nondimeno sendo passata la condizione del prorogarla, procederebbono malignamente, e noi ci troveremo avergli assicurati sanza frutto alcuno per anni dua E benché e’ si replicassi che e’ sarebbe in potestá nostra al fine del termino primo prorogare per un altro o due anni, pure non si mutando loro di opinione, e perché la cosa non pareva di molto momento, acconsentirono, tutti a cinque, a tre anni. Ed avendone fatta la bozza, el gonfaloniere, quando la si propose negli ottanta, la propose col termine di uno anno; e cosi sendo approvata e data la autoritá a’ dieci, che fra uno certo tempo potessino conchiudere la lega con quelle condizione, gli oratori lucchesi aombrati di si piccolo tempo, ne vollono riferire a Lucca; ed andatovi messer Gian Marco in persona, ritornò col mandato di poterla conchiudere, quando si dessi el tempo de’ tre anni, e non altrimenti. E però chiamati gli ottanta, si propose questo modo; ed eziandio si ripropose el primo modo vinto l’altra volta, perché l’autoritá de’ dieci era spirata; e non si vincendo né l’uno né d’altro, conciosiaché molti, per odio de’ lucchesi o perché l’accordo pareva poco onorevole, lo contradicessino, pure riscaldando el gonfaloniere el modo di uno anno solo, si vinse a punto quello; tanto che si comprese quella sera, che e’ voleva piú tosto rompere l’accordo che acconsentire al modo de’ tre anni.

La cagione potette essere varia: o perché mutato proposito, gli dispiacessi al tutto fare accordo co’ lucchesi, el quale prima gli soleva piacere, ed essendo certo che e’ lucchesi non lo accetterebbono, cosi lo voleva impedire per questa via; o perché, secondo la natura sua, volessi piú tosto rompere l’accordo con danno della cittá, che acconsentire a quello modo commendato contro alla opinione sua da Giovan Batista