Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/344

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STORIE FIORENTINE e’ ! giiunii di Francesco degli Albizzi, massime Bernardo, con chi si diceva fare compagnia a questa incetta Tommaso di Pugolantonio Soderini. F certo si vedde molte ragione, ed uno grande comperare di grano che aveva fatto Bernardo quello verno, che fu da credere, o che egli smaltissi in Pisa quello grano, o che lo vendessi in quello di Lucca a uomini, donde poi e’ pisani lo traevano; credettesi ancora lo esservi Tommaso in compagnia, perché era certo che in altre incette di bestiame atteneva seco; e di poi el romore in Firenze fu si grande non solo nel vulgo, ma ne’ cittadini principali e ne’ collegi, e la cosa era di natura importantissima alla cittá, che e’ pareva ragionevole clic el gonfaloniere, che sempre attese a sopire, se ne fussi risentito vivamente, se lo interesse di Tommaso non l’avessi ritenuto. Lbbene ancora carico Piero di Giannozzo Strozzi, el quale teneva in quello di Pisa certi fitti; ma lui si scusò, avere venduto grano in Lucca ed averne avuto licenzia da Niccolò Capponi commessario, il che fu con non piccolo carico di Niccolò; e non andando questa boce piú lá che le parole, si addormentò presto.

Ma conoscendosi che a volere avere Pisa colla fame, bisognava strignerla piú, si accozzorono tutti a tre e’ commessari co’ principali condottieri in sullo Osoli; e quivi discussi e‘ modi che lo avevano a fare, si accordorono a questa risoluzione: che bisognando chiudere la via della acqua, non bastava avere fatto el ponte a San Piero in Grado e serrato Arno, perché di continuo veniva pel Fiume Morto vettovaglia ed entrata nello Osoli si conduceva in Pisa; e però che e’ si facessi uno ponte con uno bastione a Fiume Morto e si chiudessi quella via; el quale ponte e bastione fussi in guardia di chi aveva in governo el campo di San Piero in Grado; le genti che erano dalla banda di Lucca si riducessino a San Iacopo, donde impedirebbono le vettovaglie che venissino di Val di Serchio e da Lucca per la via di Librafatta; e perché rispetto allo essere el paese da quella banda grande e monti assai e pieno di fosse, rimaneva a’ pisani, pratichi de’ luoghi e che non fuggivano fatica alcuna, aperta ancora la via di condurre da