Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/375

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NOTA 369 molti altri; ed in ultimo del re, la presenzia di chi ringagliardiva ogni cosa. Passato el fiume si accostorono a’ viniziani a meno d’uno miglio; ma perché lo esercito loro era in luogo forte, non parve sicuro al re di assaltargli quivi, e nondimeno consumandosi di voglia di cacciargli, deliberò tórre loro la via delle vettovaglie, acciò che fussino constretti o fare volontariamente fatti di arme, o partirsi dove lui stimava avergli a necessitare a fare giornata. E però andato a campo a Rivalta, e sforzatola e morti tutti quelli che vi erano drento, andò a C... castello quivi vicino di che gli fu subito date le chiave; ma accorgendosi e’ viniziani del tratto del re, cominciorono a pigliare la via del partirsi, di che el re collo squadrone suo subito gli urtò. E benché Bartolommeo d’Alviano con circa a dugento uomini d’arme e dodicimila fanti de’ migliori del campo facessi franca difesa; pure sendo abandonato da quasi tutti e’ cavalli e dal conte, sendo piovuta una grossa acqua che aveva inumidita tanto la polvere, che poco si potettono adoperare le artiglierie, ed essendo grandissimo l’impeto francese, lo effetto fu che in quel di, che fu in lunedi a di 14 di maggio, e’ viniziani furono rotti; morivvi dal canto de’ franzesi circa a duemila persone, de’ Viniziani circa a mille cavalli ed undicimila fanti; fu pure preso e ferito el signore Bartolommeo d’Alviano.

p. 337 (t.) gli soccorreva — (v.) gli sovveniva p. 338 (t.) quello verno — (v.) quella state p. 344 (t.) e pensieri assai; doppo la ribellione — (v.) e pensieri assai. Dua erano e’ membri co’ quali si era insino a quello di retta Pisa: e’ cittadini ed e’ contadini ne’ quali era equale ostinazione ed odio contro a’ fiorentini, ma disproporzione di potenzia. Doppo la ribellione p. 345 (t.) facultá, che erano quegli di sopra avendo — (v.)faculld avendo Roberto Palmarocchi.

Nel licenziare questo primo volume della nostra edizione delle opere varie del Guicciardini ci è grato esprimere la nostra riconoscenza al conte Paolo Guicciardini che con squisita liberalitá ci apri il suo archivio e dette al nostro lavoro ogni possibile facilitazione. E uno speciale ringraziamento dobbiamo al doti. Antonio Gigli, bibliotecario di casa Guicciardini, che con tanta intelligenza, pazienza e cortesia ci accompagnò e sorresse nella nostra fatica.

R. P.