Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/56

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che e’ cittadini, per levarsi questa febre da dosso, non gli togliessino lo stato, voltosi tutto a’ pensieri della pace, né gli parendo altro modo che di placare lo animo del re. massime disperandosi del pontefice, e conferito questo suo pensiero con pochi o con nessuno, fatto una sera a di 6 di dicembre chiamare da’ dieci una pratica di circa quaranta cittadini de’ principali, disse: avergli fatto chiamare per conferire loro una sua deliberazione, nella quale non ricercava lo consigliassino, ma solo lo sapessino; avere considerato quanto la cittá avessi bisogno di pace, non potendo difendersi per se medesima da si potenti inimici, né volendo e’ collegati fare el debito loro; e perché gli avversari pretendevano lo odio essere piú tosto seco che colla cittá, ed el re in particolare aveva detto non essere inimico della cittá, ma amarla e desiderare la amicizia sua e cercare di ottenerla colle battiture, poi che altro modo non gli era giovato, però essere disposto transferirsi personalmente a Napoli; la quale andata gli pareva utilissima, perché, se gli inimici desideravano lui solo, l’arebbono nelle mani e per saziarsi di lui non bisognerebbe perseguitassino piú la cittá; se e’ desideravano non lui, ma la amicizia publica, questo essere modo a intendergli presto ed a potere ancora migliorare le condizioni della pace; se e’ volevano altro, questa andata lo dimostrerebbe, e intendendosi quello che e’ volessino, e’ cittadini si sforzerebbono con qualche modo piú vivo difendere la libertá e lo imperio; cognoscere in quanto pericolo si mettessi, ma essere disposto preporre la salute publica al bene privato, e pel debito universale di tutti e’ cittadini verso la patria e pel particulare suo, rispetto a avere avuti dalla cittá piú benefici e piú condizione che alcuno altro; sperare che quegli cittadini che erano presenti non mancherebbono in conservare lo stato e essere suo, e cosi raccomandare loro sé, la sua casa e famiglia; e sopratutto sperare che Dio, risguardando alla iustizia publica ed alla sua buona intenzione privata, aiuterebbe questo pensiero; e quella guerra che si era principiata col sangue del suo fratello e suo, si poserebbe e quieterebbe per le sue mani.