Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/7

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I.

Riassunto della storia di Firenze dal 1378 alla morte di Cosimo de’ Medici (1464).


Nel 1378 sendo gonfaloniere di giustizia Luigi di messer Piero Guicciardini successe la novitá de’ Ciompi, di che turno autori gli otto della guerra, e’ quali per essere stati raffermati piú volte in magistrato, s’avevano recata adosso grande invidia e grande contradizione da’ cittadini potenti, e per questo si erano rivolti a’ favori della moltitudine; e però procurorono questo tumulto, non perché e’ Ciompi avessino a essere signori della cittá, ma acciò che col mezzo di quegli, sbattuti e’ potenti ed inimici sua, loro rimanessino padroni del governo. Il che fu per non riuscire perché e’ Ciompi, preso lo stato e creato e’ magistrati a loro modo e non a arbitrio degli otto, volevano potere tumultuare ogni di la cittá, e non arebbono gli otto potuto ritenergli; se non che Michele di Lando, uno de’ Ciompi ed allora gonfaloniere di giustizia, vedendo che questi modi partorivano una inevitabile ruina della cittá, accordatosi cogli otto e cogli aderenti loro, fu cagione di tòrre lo stato a’ Ciompi; e così el bene e la salute della cittá nacque di luogo che nessuno Farebbe mai stimato. Rimase el governo piú tosto in uomini plebei e nella moltitudine che in nobili, e fecionsene capi messer Giorgio Scali e messer Tommaso Strozzi e’ quali con questo favore popolare governorono tre anni la cittá, e feciono in quel tempo molte cose