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Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/92

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86 storie fiorentine

ogni cosa e si vendicorno autoritá grandissima, come avevano da principio malignamente disegnato e di poi cerco, con grandissimo danno di Piero; perché chi considererá bene fará giudicio che el disporre Piero a non prestare fede a’ cittadini savi ed amici dello stato, fussi el principio della ruina sua.

Ne l’anno medesimo e del mese di..... morí papa Innocenzio ed in suo luogo fu eletto Roderigo Borgia valenziano, vicecancelliere, nipote di papa Calisto, el quale sali in questo grado con favore del signore Lodovico e di monsignore Ascanio, che in remunerazione fu creato vicecancelliere; ma principalmente per simonia, perché con danari, con ufici, con benefici, con promesse e con tutte le forze e facultá sua si pattuí e comperò le voce de’ cardinali e del collegio; cosa bruttissima e abominabile, e principio convenientissimo a’ suoi futuri tristi processi e portamenti. Furono creati subito per la cittá a dargli la obedienzia, secondo el commune costume de’ cristiani, oratoli messer Gentile vescovo aretino, el quale di nazione di quello di Urbino, sendo suto maestro di Lorenzo e sendo uomo dotto e virtuoso, era stato per suo favore sublimato a quello grado; messer Puccio di Antonio Pucci, dottore di legge; Tommaso Minerbetti, che vi andò per essere, come fu, fatto cavaliere dal papa; Francesco Valori, Pierfilippo Pandolfini e Piero de’ Medici. E’ quali ordinandosi per andare, fu introdotto dal signore Lodovico che, sendo collegati Napoli Milano e Firenze, sarebbe bene per riputazione della lega che gli imbasciadori di tutti si convenissino in qualche luogo presso a Roma e di poi entrassi no insieme ed esponessino communeniente in nome di tutti a tre la imbasciata. Fu consentito a Firenze ed a Napoli; di poi messer Gentile, desideroso di fare la orazione, la quale sarebbe tocca allo oratore del re, persuase a Piero essere bene che ognuno entrassi ed esponessi separatamente. Scrissesi a Napoli al re che vi disponessi el signore Lodovico; el quale lo fece, manifestandogli però farlo per compiacere a’ fiorentini; alterossene el signore Lodovico, non gli piacendo questa variazione e dubitando che Piero non fussi per intendersi