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16 memorie di famiglia

Scarperia1. Pochi anni poi la morte del padre andò imbasciadore a Milano al duca Filippo, cioè nel 1444, dove stette poche settimane, e di poi nella Marca al conte Francesco che faceva allora guerra con papa Eugenio e col re Alfonso. Andò di poi nel 47 imbasciadore al doge di Genova, che era allora messer Giano da Campo Fregoso, perché si era inteso

  1. In margine:
    Nel 1441 morto Piero, andò capitano a Volterra.
    Niccolò suo fratello morí di gennaio nel 1442.
    Nel 1444 andò vicario di Poppi.
    Nel 44 imbasciadore al duca Filippo.
    Nel 1445 di ottobre fu mandato al conte Francesco per vedere e’ progressi suoi e consultare seco le occorrenzie.
    Di aprile nel 1446 andò vicario di San Giovanni e poi al dicembre capitano della cittadella di Pisa.
    Di dicembre nel 47 andò imbasciadore al doge di Genova, e di febraio commessario generale a Pisa.
    Andò nel 48 d’agosto commessario in campo contro al re, e di ottobre vicario di Pescia.
    Andò di maggio nel 1449 podestá di Milano per ordine di Cosimo, dove stette due anni.
    A di 16 di maggio 1453 commessario in Val di Chiana, tornò a 8 di luglio.
    A di 7 di novembre ritornò commessario in campo, che era verso Poggibonizzi; eravi Piero di messer Maso: ma fra pochi dí le gente andorono alle stanze.
    Di marzo 1453 andò a Rimini al signor Gismondo nostro capitano, per intendersi con lui del danaio ed altre cose necessarie a uscire in campagna.
    Di gennaio 1454 andò imbasciadore a Vinegia per conto del conte Iacopo; stettevi tutto aprile 1455 e di novembre andò a Pisa consolo del mare per sei mesi.
    Fu nel 53 e poi nel 57 gonfaloniere di giustizia.
    Andò nel 58 a dare l’ubidienzia a Pio, e poi con messer Agnolo Acciaiuoli a visitare el re Ferrando.
    Andò nel 59 di aprile, lui e Guglielmo Rucellai, a incontrare ed onorare el papa che andava a Mantova.
    Andò alla fine del 1459 capitano della Montagna di Pistoia. Di luglio 1464, andando el conte Iacopo Piccinino a Milano, fu mandato a incontrarlo ed onorarlo su per el nostro.
    Di ottobre 1464 andò oratore a Roma alla ubidienzia di papa Paolo,