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una rocca. Ad un Curzio di Edolo, che pare de’ Federici, l’imperatore Barbarossa nel 1164 concede privilegi e lo chiama Princeps et Syndacus militum (de’ nobili) et hominum (liberi possidenti), totius Comunitatis terrae de Valcamonega. La parrocchia di Edolo fu portata da S. Clemente alla attuale di santa Maria per tempo, giacchè l’attuale è già nominata in carta del 1303, quando presso avea un ospizio pei pellegrini, al quale nel 1315 furono resi fondi da Vezza. Nel 1395 ad Edolo compare anche la chiesa di S. Sebastiano. Nel principio del secolo XVI Romanino ed i di lui scolari vi dipinsero a fresco la chiesa di S. Giovanni Battista. Curioso a vedersi in Edolo è un lavoro in bassorilievo del 1450 in granito grigio sulla facciata di casa Zuelli, con fregi simili ai bizantini e simboleggianti la Trinità, Cristo col monogramma, e la potenza creatrice e benedicente col braccio e l’ indice ed il medio alzati. La parrocchiale di S. Maria, che è pure quella del comune di Mu, di cui occupa il suolo, venne magnificamente rinnovata nel 1620.

In Edolo il 9 aprile del 1515 alloggiò l’imperatore Massimiliano colla corte, provenienti dal Tonale. Questo paese fa i commerci maggiori di bestiami della Valle, dopo quelli di Lovere, con mercati mensili, e con fiera nei giorni 8, 9, 19 ottobre. Fra Edolo e Mu sono cinque fucine preparataci di vo-