Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 52 — |
il Laberinto, con la leggenda labyrintvs. hic habitat minotavrvs (Il Laberinto. Quì abita il Minotauro) ed un dipinto ritraente una tabella, colle parole M. Lucretio. Flam. Martis. Decurioni. Pompei. (A Marco Lucrezio flamine di Marte, Decurione di Pompei). Ora al Museo di Napoli.
L’isola IV.ª contiene un grande stabilimento di bagni, avendo una grand’area ad uso di palestra per gli esercizî ginnastici, ed i saloni interni, cioè il frigidario, il tepidario, ed il calidario. In quest’ultimo sta l’alveo pel bagno caldo, poggiante sul pavimento a suspensura onde dar circolazione al calorico che partiva dalla fornace.
In questa terma vi era una quarta stanza circolare, per stufa (laconicum), cioè per quelli che non volevano bagnarsi, ma solamente sudare.
Questo stabilimento nel tempo della eruzione era in costruzione.
Un pregevole trovamento fu quivi fatto di due collane di oro, un paio di orecchini, alcuni vasi di argento, sei cucchiai grandi, e quindici cucchiarini. Tutti questi oggetti furono rinvenuti unitamente a due scheletri umani.
Proseguendo nella medesima strada s’incontra un’abitazione privata di grande importanza detta del Fauno ubbriaco, perchè ivi si rinvenne una bellissima statuetta di bronzo, o del Centenario per gli scavi che vi si eseguirono nel 1879. Essa presenta tre atrii, uno principale ed un’altro secondario: il primo forma l’in-