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suo collare, che fedele al padrone restò vittima della catastrofe. Tosto che si rinvenne ne fu fatto il modello in gesso, ed è quello che attualmente vedesi nel Museo Pompeiano.
Lateralmente al Tablino evvi il ritratto del proprietario, posto su di un pilastrino, in fronte al quale è scolpito.
primo. n. anteros. arcar.
(A primo nostro, Antero il cassiere)Passando il tablino decorato di musaico bianco, si trova un elegante giardino, in fondo al quale ammirasi un gran dipinto rappresentante Orfeo in proporzione gigantesca, che seduto in una foresta, suona la lira, e diversi animali selvaggi ne ascoltano pacificamente il suo melodioso canto.
Sullo stesso lato
N. 21-22 — Questa fullonica era di un tal Tito Balbinio Alessandro. La bottega che precede la sua entrata principale ha un mosaico in centro del pavimento, ove leggesi salve. Quella specie di fossetta sul lato destro, serviva a contenere una macchina di pressione per cilindrare i tessuti. Sull’altro lato stanno tre compartimenti di fabbrica, al di sotto dei quali fluiva l’acqua, ove forse pigiando, le lane venivano imbianchite.
L’atrio è abbellito da fontana posta sull’impluvio ove doveva esservi una statuetta che non si è rinvenuta. Alle spalle della Fontana sono le chiavi dell’acquedotto.
Dal tablino si passa al lavoratorio, ove sono tre grandi vasche per lo imbiancamento delle lanegrez-