Pagina:Guidi - Riconciliazione, 1897.djvu/138

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138 tommasina guidi.

seriamente, dice a sè stesso: — se io muoio di morte prematura, vi è la religione appunto che verrà ad offrire conforti alla mia povera famigliuola; ma... e l’interesse! si deve pensare anche a questo, Paolina! e quando alla famigliuola rimanga una prospettiva di materiale benessere, non sembrerà più leggiera la lapide che va a posarsi sul trapassato, non sarà meno squallida l’orma che stampò la disgrazia in quella casa?... Comprendi ora, mia cara Paolina, l’utilità somma di un contratto di previdenza?

— Sì, rispose Paolina, piegando la testa su la spalla di suo marito.

— Sei allegra?

— No.

— Ma perchè?

— Oh Zaeli! perchè mi rimorde il pensiero d’aver dubitato di te! d’averti offeso.

— Tutto è dimenticato, cara Paolina. Io sono così felice e ti amo tanto da non permettere che un’ombra sola di mestizia ti rimanga nell’anima. Dimmi che cosa posso fare per te?