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30 tommasina guidi.

non garbavano a lungo le cose meste, dispose per il giorno primo di giugno le nozze; e Tonino spiccò un salto. Oppresso da mane a sera dalla memoria di quel colpo, di quel grido, di quel cadavere disteso all’ombra del fico, Tonino aveva bisogno di allontanare le cattive immagini dal pensiero, e a tal uopo giovavano mirabilmente le nozze di sua sorella, che a guisa di un iride venivano a rallegrare il domestico focolare.

Tonino dunque spiccò un salto quando suo padre leggermente commosso, comicamente grave, stabilì che nel primo giorno di giugno Paolina sarebbe la signora Zaeli. Padre e figlio si baciarono teneramente.

Tonino aveva giurato di comporre un sonetto nella occasione del matrimonio, e andò tosto a chiudersi in camera; ma... non si nasce mica un Petrarca! pensò; e modificando l’idea si decise per l’Ode. Poi... caspita! non si nasce mica facilmente un Parini, un Giusti o un Leopardi! son genii quelli. Un Tonino Grim*** non aveva