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riconciliazione. 93


Tonino rovesciò indietro la testa e con le braccia arrotondate in alto, si attaccò amorosamente al collo del padre. E allora l’ottima vedova, molto commossa, chiuse delicatamente la finestra della sua camera.

Dopo il pranzo, Tonino Grim*** andò in campagna da sua sorella Zaeli; si teneva chiusa la lettera del maestro Polli disotto al panciotto, e voleva darla a Cecilia in atto di grande mistero.

Non v’era allegria in casa Zaeli. Paolina, seria, ammalata d’emicrania, passeggiava nel prato a testa bassa, evitando di approssimarsi a suo marito che, seduto a ridosso del muro, fumava e leggeva. Fin dal mattino, l’insinuante gentilezza dell’avvocato l’aveva resa sicura che in lui s’era dissipata perfino l’ombra del malumore di cui nella sera antecedente essa aveva assaggiato l’amaro, ma siccome l’affare delle quattrocento lire poste in disparte pareva proprio condannato al silenzio, il cuore di Paolina nuotava ancora nel dubbio, e accadeva in lei ciò che comunemente accade a tutto il genere umano, massime