Pagina:Guidiccioni, Giovanni – Rime, 1912 – BEIC 1850335.djvu/207

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CXXI

Tutte innamora Ascanio.

Il perfido Cupido,
sotto mentita forma
d’Ascanio, uccise Dido;
ed oggi, per colmar l’empia sua rete,
lasciando Cipro e Gnido,
in questo nuovo Ascanio si trasforma;
e voi, pur cieche, dietro a lui correte,
ninfe, né v’accorgete
che le sue parolette e i dolci sguardi
altro non son che d’Amor lacci e dardi.

CXXII


Nella laurea di Pompeo d’A malti.

Nato fra glorie e pompe,
il gran Pompeo novello
empie di gloria e fa pomposo e bello
il ricevuto, a lui debito, alloro,
mentre porpora ed oro,
degli avi illustri suoi diadema e fregio,
al bell’animo regio
altra corona tesse e Malli spera
farsi per lui piu che mai fosse altiera.