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I N D I C E

I

GIOVANNI GUIDICCIONI

I. — PER LA PATRIA (1526-1530)

A Vincenzo Buonvisi:

I. Contro Carlo quinto, minacciante nuova guerra . pag. 3

II. Nella calata di Giorgio Frundsberg .» 4

III. LTtalia contro gli stranieri.» 4

IV. A Francesco Maria Della Rovere, duca d’Urbino e

prefetto di Roma, contro il sacco imperiale . .» 5

v. Nel sacco di Roma.» 5

vi - xi. Nella medesima occasione.» 6-8

xii. Dissuade il Buonvisi dai tornare in Italia ...» 9

xiii. Le misere condizioni d’Italia.» 9

xiv. L’Italia e la pace.» 10

IL — RIME D’AMORE E DI RELIGIONE (1520-1531)

I. PRIMO AMORE (circa il 1520)

xv. Diagli pace Amore o l’abbandoni.» n

xvi. Contraggenio, deve mostrarsi lieto.» 12

xvii. Ogni letizia presso lei; lungi, ogni dolore ...» 14

xviii. Gli appaghi le sue speranze l’infido Amore ...» 15

xix. A Paulo Giovio, che, pur morta la sua donna, leg giadramente poetava.» 15

xx. Poich’è morta, lo richiami seco in cielo ....» 16

xxi. Lei morta, è disperato.» 16

xxii. Dal cielo scenda a consolarlo in sogno ....» 18

xxni. La vede in cielo; aspetta lo chiami a sé ... .» 19

xxiv. Gli riveli i secreti dei paradiso e ne lo faccia degno» 19

xxv. Venga a dargli contezza del cielo.» 20

xxvi. Lassú ella preghi Dio lo faccia salvo.» 20

xxvn. Lei morta, egli infelice sempre.» 21

G. Guidiccioni, F. Coppetta e altri, Rime. 23