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Pagina:Guido Carocci, Il ghetto di Firenze.djvu/10

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8 il ghetto di firenze


altri lati appaiono irregolari di forme e d’altezza le vecchie case, riunite poi in un’insieme, quando dovettero servire ad un solo scopo.

Pochissime tracce delle antiche e fortissime costruzioni che sorsero in tempi lontani in questa località, appariscono dal lato esterno, sotto il monotono rivestimento di calcina e di tinta giallognola.

Dei brani di muraglie formate di pietre squadrate disposte a filari, i pilastri o gli archi di qualche antica loggia, il portone e le finestre di un’antica torre, qualche stemma appena visibile, e basta.

Nessuno forse s’immaginerebbe che queste modeste costruzioni avessero nascosto o sostituito palagi stupendi che furono un giorno centri di potenza e di magnificenza, che avessero celati e fatti scomparire i ricordi parlanti di Firenze Romana.

Eppure, le fabbriche del Ghetto occupano in gran parte i palagi, le case, le torri sorte sulle rovine del Campidoglio fiorentino, distrutto dai barbari nelle loro invasioni.

Le prime memorie di questa località si perdono infatti in quel misterioso silenzio che avvolge il primo periodo della storia fiorentina e si può dire che ne’ tempi successivi, fino alla formazione del Ghetto, ogni periodo di storia, ogni episodio im-