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Pagina:Guido Carocci, Il ghetto di Firenze.djvu/29

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il ghetto di firenze 27


E che fosse così, lo si rileva da molte circostanze: basterebbe la sentenza colla quale nel 1434 si condanna alla pena del capo Guglielmo di Dattilo di Monte Falcone, ebreo per compiacere il Papa e per altri suoi delitti.

Gli ebrei dovevano essere affatto separati dai cristiani, guardati a vista, sfuggiti, scansati, dopo che con essi s’erano trattati gli affari commerciali, e così nel 1439 si ordina che essi debbano portare un segno onde possano esser facilmente distinti.

Seguitiamo a raccogliere alcune delle memorie relative alla dimora degli isdraeliti in Firenze, anche per illustrare questo periodo della storia fiorentina.

Nel 1439 si fissa che in Firenze non ve ne possano stare che 70.

Nel 1471 si concede loro di aprire due banchi di prestito.

Nel 1495 i prestiti avevano fruttato loro tanti guadagni che essi ne avevano retratto un utile di 11 milioni di fiorini d’oro. Il popolo cominciò a tumultuare, a minacciare una strage vera e propria, sicchè la Signoria per evitare guai maggiori, emanò un severissimo bando che li cacciava da Firenze e dal contado.

Nel 1499 la mancanza degl’israeliti che pre-