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Pagina:Guido Carocci, Il ghetto di Firenze.djvu/59

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il ghetto di firenze 57

di Piazzola de’ Medici e di chiasso de’ Medici si trovano ricordati in più di un documento.

Il Cortile dell’Acqua è fra le più orride località del Ghetto ed il sudiciume agglomerato da secoli addosso alle pareti, agli archi, sulle sporgenze dei muri, è la più solenne ironia del nome col quale questo vero antro è distinto.

In questo ceppo di case era un altro tempiao isdraelico, più piccolo e più modesto dell’altro e serviva al culto di rito levantino.

Fra S. Tommaso e S. Maria in Campidoglio, tanto all’esterno che all’interno furono le case di quella insigne e potente consorteria dei Della Tosa e dei Tosinghi, i quali si può dire che fossero nei tempi antichi i padroni di questa località.

Discendevano coteste famiglie insieme a quelle degli Aliotti e dei Cortigiani dal ceppo antica dei Bisdomini o Visdomini padroni e difensori del vescovado fiorentino che amministravano a modo loro in tempo di sede vacante, tanto che l’Alighieri ebbe a dire nel suo poema:

Così facean i padri di coloro
Che sempre che la chiesa nostra vaca
Si fan grassi stando a concistoro
.

I Tosinghi, che ebbero gran potenza nel partito guelfo, vanno ricordati con onore come cit-