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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/185

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BARRIERA DELLE CURE. 151

tentrionale del poggio sul quale sorge la vecchia città e fin da tempo lontano viene indicata col nomignolo di Villa di Fiesole. Era ai primi del XV secolo degli Amidei e passò poco dopo ai Bonsi del gonfalone Drago S. Spirito, i quali abitavano presso al Canto alla Cuculia. La comprarono attorno al 1490 i Lotti di Borgo S. Jacopo e nel 1578 Francesco di Messer Bidolfo la vendè ad Alessandro di Giovan Battista Ruspoli. Da quell'epoca la villa cambiò il vecchio nomignolo in quello della famiglia che la possedette fino all’anno 1735, nel quale pervenne in Domenico di Cosimo Vivai, erede universale di Anton Fabrizio Ruspoli suo cugino. Dai Vivai passò poi per eredità nell’attuale proprietario marchese Pietro Bartolini-Salimbeni-Vivai.

San Polo. - Casa Paoli. — E più comunemente designata col nomignolo di Bargellino. Fu in origine uno dei molti palazzi di campagna che sulle colline fra Fiesole ed il piano del Mugnone possedette fin da tempo remoto la famiglia potente dei Del Palagio consorte dei Ginnetti o Aghinetti. Forse una qualche chiesetta od oratorio dedicato a S. Paolo apostolo deve aver dato a questo luogo il nome che si trova ricordato fino dal XIV secolo. Nel 1427 la casa da signore apparteneva a Piero di Giovanni Del Palagio, dai discendenti del quale, in seguito a sentenza del giudice delle appellazioni, passò nel 1582 per compra nel Capitano Jacopo di Francesco Calonetti. Desiderio di Girolamo Calonetti la rivendeva nel 1673 ad Alessandro Manzini e per eredità, passava nel 1720 in Laura di Anton-Domenico Puccini. I Puccini possedettero la villa fino a tutto il XVIII secolo. Il fabbricato di S. Polo o del Bargellino serba tuttora il carattere di un palazzetto medievale.

Casellina. - Villa Paoli. — Anche questo fu uno dei possessi della famiglia Del Palagio e come l'antico palazzetto di S. Polo fu venduto nel 1582 al Capitano Jacopo Calonetti. Da’ successori di questo l’acquistarono nel 1624 Donato e Mariotto d’Angelo Gambi, per rivenderlo nel 1665 a Fiammetta di Sforza Guerrini vedova di Piero di Giuseppe Pesci. Questi Pesci, originarj di Rovezzano, si chiamarono anticamente Del Lasca ed arricchirono esercitando