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BARRIERA DEL ROMITO. 223

I Della Stufa abbellirono la villa e gli annessi e l’hanno posseduta fino ai nostri tempi.

Lungo una vecchia stradella chiamata del Palazzo Bruciato è

Il Romituzzo. - Villa Ricci. — Nella località che si chiamava in antico l’Arcora o tra l’Arcora a cagione delle arcate dell’antico acquedotto, possedeva case da signore e poderi che si collegavano coi beni di Montughi la famiglia Boni. Ad essa apparteneva anche questa villa posta lungo la strada del Romituzzo o del Palazzo Bruciato. Nel XVI secolo, essa era passata in proprietà della famiglia Cassiani della Pieve S. Stefano e nel 1560 apparteneva a Francesco di Ser Baldassarre Cassiani, medico fisico. Nel 1699 per crediti verso l’eredità giacente di Gio. Battista Cassiani, la villa fu assegnata per sentenza del magistrato a Francesco e Jacopo Guiducci da Massa i successori de’ quali l’hanno posseduta fino a’ tempi moderni.

Dalla località chiamata il palazzo Bruciato prenderemo la via chiamata

Chiasso Macerelli. — Il nome di questa strada che dal Ponte a Rifredi conduce fino alla collina di Careggi, si trova in antichissimi documenti; ma nessuno di essi serve a spiegarne l’etimologia. Parrebbe che la via un giorno stretta ed angusta da meritare il nome più umile di Chiasso, avesse dovuto intitolarsi da qualche famiglia che vi avesse possessi; ma il cognome Macerelli non si riscontra affatto nelle vecchie carte.

La località ridente ed ubertosa fu certo gradito luogo di villeggiatura fin da tempi remoti, perchè nel XV secolo ebbero case da signore lungo e presso questo Chiasso molte cospicue famiglie fra le quali ricorderemo i Tornabuoni, i Lottieri, i Bischeri, i Masi ed altri. Modernamente poi vi si sono costruite tante nuove case da costituire come una borgata.

Chiasso Macerelli. - Villa Bai. — Remotissimo è il tempo in cui la potente e ricca famiglia Bischeri, la quale aveva in Firenze le sue case al tergo di S. Maria del Fiore,